Da dove ripartire in azienda? Il ruolo della speranza.

In questi tempi difficili ogni tanto ricordo a me stesso che dentro le crisi ci sono le opportunità.

Per quanto è vera questa affermazione è vero anche che le opportunità devono essere cercate, costruite, a volte inseguite, di sicuro “sudate”.

Per questo ritengo utile individuare e suggerire alcune azioni utili a preparare il terreno per cogliere i vantaggi possibili che saranno diversi o addirittura del tutto nuovi per molti di noi.

 In tempo di incertezza e soprattutto in questo tempo in cui non si conosce l’effetto che produrrà la crisi da Covid sul mercato di ciascuno di noi, impone di mettersi in gioco o meglio ri-mettersi in gioco considerando anche di impostare la ripartenza sostenuti da risorse preziose che sono già in nostro possesso: le informazioni sull'andamento della nostra attività.

 Ecco sei spunti di riflessione e di azione

 1.     Realizzare un check-up aziendale

Conoscere la situazione in cui si trova l’attività aziendale è determinante, ogni decisione è basata sulla conoscenza dei fatti, dei numeri. Ogni imprenditore consce la situazione della sua impresa, ma per formulare ipotesi di sviluppo futuro è necessario avere una precisa fotografia basata su analisi oggettive dei dati. Stato dei crediti, stato dei debiti, andamento nell'ultimo periodo, si realizzavano guadagni o no? Com'è la struttura dei costi e dove si può intervenire? La produttività è stata in linea con le previsioni? Ci sono addetti in esubero in fabbrica? In che percentuale i preventivi sono diventati fatturato?

2.     Check-up delle strategie

Le strategie, che siano codificate, scritte e discusse con i soci e/o con i vertici aziendali o che l’imprenditore le abbia in pectore, ci sono e vengono introdotte nella vita aziendale.

Un lavoro fondamentale è quello di verificare gli effetti che provocano e individuare per tempo l’eventuale necessità di correggere il tiro. Una strategia di solito è un’ipotesi e come tale va verificata nel tempo e nello spazio. Il rischio è quello di pensare che stabilito l’obiettivo, la strategia sia compiuta. Il rischio è di trovarsi a fine periodo (es. a fine anno) e rendersi conto che qualcosa non ha funzionato quando, forse, è troppo tardi. Di contro può succedere che le cose siano andate bene e per questo non si ritenga necessaria la verifica della strategia stessa.

Questo breve resoconto di esperienze diventa la base per affrontare un periodo nuovo ed inedito.

 3.    Come cambiano le aspettative di bilancio e…

Cosa mi aspetto dai miei numeri del 2020? Certo, tenterò di recuperare le commesse perse, di recuperare le vendite, etc… ma che effetti avrà sul mio bilancio la situazione che stiamo affrontando? Questa verifica è possibile attraverso un’attenta analisi dei numeri e soprattutto la continua analisi delle condizioni a contorno. Per un ristoratore è (purtroppo) troppo facile. Se la gente non esce di casa c’è poco da prevedere! E anche in questo settore ci si ingegna con il take-away e con misure straordinarie anti-contagio, quindi non è del tutto vero che c’è poco da prevedere… e allora perché non farlo?. Tentiamo di individuare l’impatto delle nuove modalità sui numeri e quindi sull'attività.

4.     …sui flussi di cassa (per saperne di sul Cash Flow)

Tema a me caro, perché lo ritengo tra i più decisivi. I flussi di cassa sono determinati dalle entrate e dalle uscite di denaro sonante dalla nostra cassa (appunto) ed è chiaro che se ho solo uscite il dato sarà negativo. Sapere con precisione cosa devo pagare al 30 del mese e sapere cosa entrerà aiuta ad anticipare le possibili azioni per far fronte all'esigenza. Sapere che mi servono più o meno 5.000€/mese non è un dato corretto perché 4.800 o 5.200 non è uguale …

L’analisi dei flussi di cassa (cash-flow) serve ad avere chiaro come e quanto poter impegnarsi per un investimento, per realizzare una commessa con pagamento a 60 giorni… per ripartire in un momento in cui i clienti non avranno grande liquidità da spendere…. a loro volta.

5.    Reale ammontare di liquidità necessaria

Quanti soldi servono davvero per ripartire? Di quanto disponiamo? E quindi quanto mi manca?

Sono le tre domande che tutti ci stiamo facendo in questi mesi in cui non conosciamo il futuro (nemmeno nell'immaginario esperienziale) e il sentire parlare ogni giorno i fondi garantiti, sostegno alle imprese rischia di ingannare. Ho già scritto che si tratta sempre di prestiti che vanno restituiti e solo un’adeguata pianificazione delle necessità e dei flussi finanziari consente di individuare la cifra necessaria, consente di calibrare il passo per permettere all'attività di rimettersi in carreggiata e di sfruttare tutte le opportunità che il mercato offrirà di sicuro.

6.     Opportunità + Speranza=Possibilità

Nessuno intraprenderebbe una impresa se non avesse l’intuizione che il business potrà funzionare. Fiutare un’opportunità è il lavoro dell’imprenditore.

Oggi tra gli ingredienti necessari per la ripartenza inserisco la speranza, non è corretto cercare solo le opportunità derivanti dai sostegni, serve introdurre quella speranza tipica di chi inizia un’avventura certo che andrà bene perché ci metterà tutta la sua intelligenza creativa, tutto il suo impegno e tutto il suo lavoro, allora di sicuro andrà tutto bene!

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