“Il fatturato è vanità. Il profitto è salute. La cassa è realtà!”: il Cash Flow

Tutti almeno una vota ci siamo trovati nella situazione di dover pagare un fornitore e di commentare “ah se quel cliente mi avesse pagato puntuale!” oppure, alla fine di un periodo, vedere un utile e avere la netta e concreta sensazione di non avere nulla in tasca!

Questo è un fenomeno diffuso… e riguarda la gestione dei Flussi di cassa o Cash flow (in inglese!)

Quindi avere un Utile non vuol dire avere disponibilità liquide.

Il mantra che dà il titolo a questo articolo è una sintesi molto cruda ma veritiera: vediamo perché con un esempio.

Supponiamo una situazione semplice in cui inizio un’attività il 1° gennaio non ho fondo cassa, scorte, rateizzi etc.. e per semplicità, supponiamo che la vita aziendale sia di sei mesi.

Se ho Ricavi mensili per 100, Costi per 80 avrò un Utile di 20 e l’aspetto economico sarebbe questo in tabella

CONTO ECONOMICO dic gen feb mar apr mag giu CE finale
Ricavi 0 100 100 100 100 100 100 600
- Costi 0 -80 -80 -80 -80 -80 -80 -480
=Utile 0 20 20 20 20 20 20 120
Utile progressivo 0 20 40 60 80 100 120 120


 
Vediamo cosa succede all'aspetto finanziario in tre casi diversi a seconda dei tempi di incasso e pagamento.

Caso 1: Pago i costi nello stesso istante in cui incasso

CASH FLOW dic gen feb mar apr mag giu lug ago
Incassi 100 100 100 100 100 100 0 0
- pagamenti -80 -80 -80 -80 -80 -80 0 0
= Cash flow 20 20 20 20 20 20 0 0
Cassa progressiva 0 +20 +40 +60 +80 +100 +120 +120 +120
 

Utile e Cash flow coincidono! Questo vale anche se pago a 60 gg e incasso a 60 gg, nella tabella avremmo gli stessi valori spostati due mesi avanti.

Tutti sappiamo però che questo è davvero un caso molto particolare….

Caso 2: Pago i miei costi a 60 giorni e incasso subito

CASH FLOW dic gen feb mar apr mag giu lug ago
Incassi 100 100 100 100 100 100 0 0
- pagamenti 0 0 -80 -80 -80 -80 -80 -80
= Cash flow 100 100 20 20 20 20 -80 -80
Cassa progressiva 0 +100 +200 +220 +240 +260 +280 +200 +120

Ho sempre un utile mensile di 20, e alla fine ho sempre 120 ma in cassa ho una disponibilità progressiva più alta.

Questa è una situazione molto positiva.

 

Caso 3: Pago i costi subito e incasso a 60 gg 

Questo esempio vale anche se pago a 60gg e incasso a 90gg etc

CASH FLOW dic gen feb mar apr mag giu lug ago
Incassi 0 0 100 100 100 100 100 100
- pagamenti -80 -80 -80 -80 -80 -80 0 0
= Cash flow -80 -80 20 20 20 20 100 100
Cassa progressiva 0 -80 -160 -140 -120 -100 -80 +20 +120


Come si vede ho una cassa “negativa” cosa che non è possibile e quindi significa che è necessario introdurre risorse, indebitarsi con le banche o intervenire attraverso l’apporto di capitali da parte dei soci per fronteggiare le uscite.

Situazione molto frequente e purtroppo difficile da gestire.

Sento spesso dire “faccio da banca al mio cliente!”

 

Conclusioni.

Abbiamo utilizzato un esempio molto semplificato che non tiene conto di tante altre voci quali utenze (bimestrali), stipendi (mensili), tasse, che hanno un effetto diverso sul cash flow… ma possiamo comunque verificare che alla fine del periodo in tutti i casi il fatturato è lo stesso, l’utile anche e il cash flow … pure.

La differenza è come ci sono arrivato… se con risorse generate dal lavoro o con l’indebitamento…

E’ evidente che molto dipende dal potere contrattuale che possiamo avere con clienti e fornitori, e da tanti fattori.

La cosa importante è monitorare costantemente il cash flow per avere un controllo su entrate e uscite in modo da poter intervenire, ad esempio sollecitando un pagamento o chiedendo ad un fornitore una dilazione.

Azioni che hanno maggiore tasso di successo se anticipate adeguatamente.